
Ecobonus 2023 BLOCCO dello sconto diretto in fattura
Ecobonus 2023
Gentili Clienti,
considerando la genesi della normativa Ecobonus e Sconto in fattura degli ultimi anni, tutto ci saremmo aspettati tranne quello che è accaduto nella serata e nella notte di ieri.
All’oscuro di tutte le organizzazioni e all’oscuro di tutti i tecnici nella notte è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto-legge n. 11 del 16 febbraio 2023, utilizzando una procedura oggettivamente violenta e mai riscontrata prima su queste tematiche.
Tale decreto, all’art.2 “Modifiche in materia di cessione dei crediti fiscali”, in estrema sintesi va a cancellare la possibilità della prima cessione dei crediti fiscali (quella da rivenditore a banche ).
E’ innegabile che tutti gli operatori del settore e le associazioni di categorie si stavano aspettando un Decreto Legge che potesse sbloccare in qualche modo una situazione incagliata da mesi.
A volte, però, la realtà supera l’immaginazione e come un fulmine a ciel sereno questo Decreto-legge è arrivato nel peggiore dei modi su uno degli argomenti più caldi e delicati dal punto di vista finanziario.
In realtà se ne parlava da un paio di giorni, dopo che alcuni Enti locali avevano annunciato la loro intenzione di mobilitarsi per acquisire i crediti fiscali rimasti incagliati sulla piattaforma cessione dell’Agenzia delle Entrate. Idea che evidentemente era più una mossa politica che una reale soluzione al tema.
Ci si aspettava quindi una presa di posizione forte da parte del Governo che puntualmente è arrivata, impedendo ogni cessione ad enti locali di qualsiasi genere.
Un secondo punto disciplinato dal Decreto-legge è il concetto di Responsabilità Solidale. Anche su questo tema si attendeva da tempo una chiara indicazione al fine di poter sbloccare definitivamente il meccanismo della quarta cessione. Il Decreto-legge ha quindi limitato i confini della responsabilità dei cessionari che saranno limitati soli casi di dolo e colpa grave. Il concorso nella violazione sarebbe escluso con riguardo ai cessionari che dimostrano di aver acquisito il credito di imposta e che siano in possesso della documentazione elencata nel decreto stesso (la ovvia documentazione con in aggiunta foto, video, ecc…).
Tuttavia, come detto in premessa, l’aspetto più importante è contenuto all’art. 2 del nuovo provvedimento d’urgenza “Modifiche in materia di cessione dei crediti fiscali”.
A decorrere dall’entrata in vigore del decreto (il giorno successivo alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) che è avvenuta oggi 17 febbraio 2023, non sarà più consentito l’utilizzo delle opzioni alternative per tutti i crediti indicati all’art. 121, comma 2 del Decreto Rilancio. Questo significa che non sarà più possibile adottare il meccanismo della prima cessione dal rivenditore aa un terzo (In generale, questo vale per tutte le tipologie di bonus fiscali).
Alla luce del Decreto-legge, in sintesi, qual è lo stato attuale dell’Ecobonus e dello Sconto in fattura?
L’ecobonus 50% rimane confermato fino al 31.12.2024 sotto forma di detrazione in 10 anni in capo al contribuente (cliente).
Il meccanismo dello sconto in fattura esiste ed è utilizzabile dal rivenditore. Il rivenditore può infatti ancora effettuarlo, tuttavia non sarà più possibile cedere il credito fiscale che ne deriva, costringendo il rivenditore a compensare in 10 anni il credito fiscale con i propri F24. Di fatto annullando l’interesse finanziario a fare lo sconto in fattura.
Ora, il tema fondamentale è capire quali crediti fiscali possono essere considerati anteriori all’entrata in vigore del Decreto Legge e quindi cedibili dal rivenditore a terzi.
Da ieri sera siamo in contatto con i consulenti fiscali (Deloitte) per capire quale sia l’interpretazione prudenziale e più in linea con lo spirito della norma. In quanto il Decreto Legge, ovviamente, non ha definito in alcun modo questo aspetto.
Ad oggi, anche se non confermata in modo definitivo, questa sembra l’interpretazione più coerente:
Per i privati si considerano antecedenti al Decreto-legge, e quindi cedibili a banche o a terzi, tutte quelle pratiche di sconto in fattura con presenza di bonifico parlante per l’intera componente della fattura detraibile ricevuto entro il 16 febbraio 2023;
Per le partite IVA si considerano antecedenti al Decreto Legge, e quindi cedibili a terzi, tutte quelle pratiche di sconto in fattura i cui lavori siano terminati entro il 16 febbraio 2023.
Considerando il momento di estrema incertezza a partire dalla mezzanotte di ieri 16 febbraio 2023 abbiamo bloccato la possibilità di inserimento pratiche in piattaforma.
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